Già quando abbiamo parlato del pregevole ciclo eburneo di Salerno, abbiamo descritto sia pure sinteticamente la cattedrale costruita nel 1084 al tempo di Roberto il Guiscardo e dei meravigliosi amboni degli ultimi decenni del XII secolo decorati, decorati con sculture e mosaici di ambito siciliano.
Abbiamo altresì accennato al grande fascino della cripta che si estende per tutta la lunghezza dell’abside e che custodisce le spoglie mortali di San Matteo.
Ebbene intendiamo ritornare sulla cripta della cattedrale che presenta connotazioni fortemente peculiari rispetto alle cripte delle altre cattedrali.
Siamo infatti abituati ad una severa architettura romanica e gotica in cui la cripta riflette lo stile della chiesa.
Basti pensare alla cripta di San Magno che si trova si trova sotto la navata trasversale della cattedrale superiore di Anagni ,una cripta splendente definita una piccola Sistina sotterranea con affreschi tipici del ciclo pittorico del duecento italiamo.
Ci siamo dilungati su questi meravigliosi esempi romanici,per ben mettere in evidenza la peculiarità della cripta della cattedrale di Salerno,ove,quando vi si accede,lo spettacolo è veramente mozzafiato e con un’alta carica emozionale.
Infatti per tutta l’area dell’abside sovrastante si vedono spazi in completo stile barocco realizzati su progetto dell'architetto Domenico Fontana.
La tomba di San Matteo è al centro della cripta, e rappresenta il Sancta Sanctorum. Si trova esattamente sotto l'altare maggiore della soprastante Cattedrale, è seminterrata, ed è costituita da un ampio baldacchino marmoreo recante gli stemmi dei Borboni
Ai lati dell'altare, vi sono otto candelabri dorati che furono donati all'inizio dell'800 dalla Scuolamedica salernitana
Il visitatore non può che restarne estasiato e fa fatica a distaccarsi da quelle meraviglie.