E’ una pillola di viaggio desueta; non è tanto la descrizione di un luogo dal punto di vista storico ed artistico quanto invece un’attenzione al culto ed alla devozione del Medico Giuseppe Moscati, un santo grandemente venerato dal popolo napoletano.
Si tratta di un medico insigne e scienziato nato a Benevento nel 1880 e morto a Napoli nel 1927 di cui recentemente è stato anche fatto un film dalla RAI.
Grande fu la dedizione per gli ammalati e gli indigenti, dedizione tuttavia che non gli sottrasse mai il tempo.
Questo medico buono e santo è sepolto nella chiesa del Gesu nuovo l’importantissima chiesa del Corpo di Napoli, situata non distante da palazzo Filomarino abitazione per lunghi anni di Benedetto Croce.
La facciata della chiesa è a bugnato Cioè caratterizzata da particolari bugne, una sorta di piccole piramidi aggettanti verso l'esterno, normalmente usate dal Rinascimento veneto e del tutto sconosciute nel Meridione
L'interno barocco, a croce greca con braccio longitudinale lievemente allungato, presenta una ricca decorazione marmorea realizzata dal Fanzago nel 1630. Sulle controfacciate sono presenti affreschi di Francesco Solimena (navata centrale) e della sua scuola (laterali).
La tribuna è affrescata da Massimo Stanzione; nel transetto si ammirano affreschi di Sant'Ignazio di Loyola e di San Francesco Saverio.
Sulla destra vi è infine la cappella dedicata a San Giuseppe Moscati che conserva un dipinto all'altare di Massimo Stanzione.
La tribuna è affrescata da Massimo Stanzione; nel transetto si ammirano affreschi di Sant'Ignazio di Loyola e di San Francesco Saverio.