martedì 22 febbraio 2011

La penisola sorrentina e la Punta della Campanella

La penisola sorrentina, protesa nel mare tirreno come spartiacque tra il golfo di Napoli e il golfo di Salerno è completamente attraversata dalla catena dei Monti Lattari, sede di un parco regionale, e termina (poco dopo Sant’Agata sui Due Golfi) con punta Campanella, di fronte all'isola di Capri, che ne rappresenta una ideale prosecuzione.
La Punta Campanella,separata dalla Bocca piccola dall'isola di Capri era chiamata dai greci promontorio Ateneo. I greci vi edificarono un tempio alla dea Atena la cui presenza è attestata dai ruderi archeologici tuttora visibili intorno alla torre saracena.
Prima che la penisola sorrentina fosse completamente romanizzato verso la fine del V secolo, i Sanniti riversarono dall’Appennino Centrale verso le coste dell’Italia meridionale e nel IV secolo anche la penisola sorrentina venne occupata. Una conferma è data dall’importante scoperta di un’epigrafe rupestre in lingua osca databile al III-II secolo. 
Oggi sul promontorio sorge la Torre di Minerva, fatta costruire da Roberto d’Angiò nel 1335, e rifatta nel 1566. La torre aveva una funzione di allarme in caso di attacchi di pirati e faceva parte di una serie di torri di avvistamento costruite lungo tutta la penisola sorrentina. Sulla torre veniva fatta suonare una campana in caso di allarme e questo è l'origine del nome di Punta Campanella.
E’ un luogo stupendo e senz’altro uno dei più belli del mondo che lascia incantato ogni visitatore.