sabato 8 maggio 2010

La Comunità ebraica di Roma


Nel nostro viaggio attraverso l’Italia,soffermiamoci ancora una volta su Roma. Ma questa volta non per parlarvi della Roma Caput mundi o della Città Eterna, centro del Cristianesimo, ma per focalizzare l’attenzione sulla comunità ebraica romana (altre importanti in Italia sono a Venezia, Livorno, Firenze) il cui influsso culturale è stato ed è certamente rilevante su tutto il territorio romano.
Essa è la più antica al mondo e la sua esistenza è nota sin dal II secolo a.c,quando gli ebrei giungevano schiavi dalla Palestina, allora sotto il dominio romano
Questa comunità,sia nei primi secoli, sia durante tutto il medioevo non ebbe particolari difficoltà di convivenza con la popolazione cristiana. Le cose purtroppo andarono diversamente nel tardo Rinascimento quando la Chiesa di Roma,dopo lo scisma protestante,diede un grosso giro di vite nei confronti della popolazione non cristiana. Il neoeletto papa Paolo IV decise di rinchiudere l'intera comunità ebraica entro un'area molto ristretta e impose severe leggi discriminatorie.
Il ghetto tuttora esistente, comprendeva le poche strette vie situate fra piazza Giudea (oggi scomparsa) presso la chiesa di Santa Maria del Pianto, i resti del Portico d'Ottavia.
I residenti potevano lasciarlo solo durante il giorno; poi, dal tramonto all'alba successiva, i tre accessi al quartiere venivano serrati a mezzo di grosse porte, sorvegliate da guardie, la cui retribuzione era a carico della stessa comunità.
Questa è in pillole la storia di una comunità le cui vestigie sono antichissime: le più remote sono le iscrizioni mortuarie trovate nelle sei catacombe finora note e che servivano come cimiteri sotterranei (Monteverde,via Labicana, la via Appia e Via Nomentana) . E’ degna di rilievo la sinagoga di Ostia antica i cui resti vennero alla luce nel 1961 durante la costruzione dell’aeroporto di Fiumicino.
Secondo gli archeologi essa è da considerarsi la più antica sinagoga non solo di Roma, ma di tutta l’Europa occidentale
Poco o niente rimane invece del Ghetto anche se molti romani ebrei vivono ancora in quella zona fra lungotevere dei Cenci, via Catalana e via Portico d’Ottavia.
Vero gioiello è il Tempio maggiore, l’attuale Sinagoga di Roma ubicata sul lungo Tevere. L’edificio è un misto di stile Liberty e di arte babilonese. Lo stile dell'epoca di costruzione si fonde infatti con richiami all'origine mediorientale della religione ebraica.
Non è secondario infine ricordare che da tempo è presente una lingua degli ebrei di Roma che ha prodotto opere poetiche di tutto rispetto, che hanno influsso rilevante ad esempio nella Festa dei Noantri che si svolge nel mese di Luglio.