lunedì 3 gennaio 2011

La chiesa del Gesù a Roma vera apoteosi del Baciccia

 La gloriosa Compagnia di Gesù è importante a Roma non solo per la famosa Università gregoriana, vera culla della cultura ed in particolare degli studi teologici e filosofici, ma anche per le sue Chiese ed in particolare il Gesù e Sant’Ignazio espressioni autentiche della Controriforma e del Barocco.

La più rappresentativa è la chiesa del Gesù, iniziata nel periodo della controriforma e completata durante il barocco. Riassume in sé in un modo armonico entrambi gli stili e per comprenderne appieno la sintesi, immaginiamo dapprima la grande unica navata della chiesa come uno spazio completamente nudo e disadorno dove tutti gli sguardi sono puntati sull’altare maggiore che deve essere visibile da ogni punto della chiesa. In un secondo momento volgiamo lo sguardo alle numerose e ricchissime cappelle laterali erette in onore dei Santi e Martiri e poi infine alla decorazione aggiunta nel periodo barocco che abbellisce l’insieme con stucchi, bronzi, marmi pietre dure e preziose oltre allo splendore degli affreschi spesso concepito con ardite prospettive.

Uno degli artisti più significativi che vi lavorò fu Giovanni Battista detto il Baciccia che fu uno dei maggiori collaboratori di Gian Lorenzo Bernini che lo introdusse anche presso la Compagnia di Gesù da cui ottenne il compito di decorare la Chiesa del Gesù

Il ciclo del Gesù, impensabile senza il completamento a stucco del ticinese Ercole Antonio Raggi,è unanimemente considerato il capolavoro del Baciccio, vero unicum tra pittura, scultura, e architettura tipicamente barocco. Stupendi sono gli affreschi della cupola e dell’abside Di particolare bellezza è il grande affresco della volta della navata :il Trionfo celebre ed emozionante del nome Santissimo di Gesù, una vera apoteosi dove alcune parti delle pitture specialmente nuvole e festosi gruppi di cherubini escono dalle cornici ed e invadono le volte e persino le membrature della chiesa con un vivo effetto di risalto
Altri importanti artisti hanno lasciato la loro indimenticabile impronta in questa chiesa come Pietro da Cortona, Raggi con i suoi meravigliosi stucchi ed Andrea Pozzo che fu poi celebre per le pitture della chiesa di Sant'Ignazio.