mercoledì 11 maggio 2011

Castelmola il balcone della Sicilia

Viaggiare in Sicilia,la meravigliosa Trinacria, è un susseguirsi di scoperte di luoghi incantevoli per la natura e per la ricchezza di cultura e di opere d’arte.
Vi è proprio l’imbarazzo della scelta.
Questa volta soffermiamoci sul balcone della Sicilia Castelmola  l’antica Myle , un cocuzzolo a strapiombo sul mar ionio a 36 km da Messina e a 49 da Catania.e a pochi km da Taormina.
Castelmola  deriva  il suo nome dal castello normanno che sovrasta il centro abitato e dalla forma della rocca su cui si trova, vagamente somigliante ad una mola di pietra (la macina del mulino).
E’ un vero balcone , giustamente definito  la vertigine della visione per l’incanto dei  fichi d'India, il maestoso Etna con i paesi aggrappati alle sue pendici, la  costa ionica, il  golfo di Giardini-Naxos, il Capo di S. Alessio, lo stretto di Messina e le coste .calabre sono le mirabili componenti.
Quando vi si arriva, si vorrebbe rimanere per ore e piange letteralmente il cuore nell’andar via da questo paradiso terrestre
Il  borgo, arroccato sulla montagna si distingue per il suo insediamento medievale caratterizzato da viuzze che si incontrano e si intersecano nella piazza principale.
Castelmola dominata dal Castello-fortezza di cui rimangono soltanto le mura normanne  ha conosciuto una storia intricata e fatta di sofferenze.
Prima i Siculi, poi Gerone di Siracusa nel 396 a,C, per passare poi  nel 902 al feroce Ibrahim, principe di Cairouàn,  che fa breccia nelle fortificazioni, devasta la città, fa strage degli abitanti ed esce poi da Myle per la porta che da allora è detta "dei Saraceni".
Molto tempo dopo nel 1078  Ruggiero il Normanno sconfigge gli Arabi e costruisce  un nuovo abitato fortificato intorno al castello ed è in quel periodo che il borgo comincia a chiamarsi Mola.
Quando gli Svevi subentrano ai Normanni, Mola li appoggia contro gli Angioini. Nel 1282 gli Angioini sono cacciati dalla rocca e la popolazione si schiera con gli Aragonesi.
I secoli seguenti sono difficili per gli abitanti, oppressi dal malgoverno spagnolo che li sottopone a pesantissimi prelievi fiscali, sacrifici e rinunce d'ogni genere.
Nel 1768  Castelmola  entra a far parte del Regno delle Due Sicilie e nel 1860, l'esercito borbonico è in fuga e la popolazione vota l'annessione al Regno d'Italia.
Insomma una storia intricata e complessa con alterne vicissitudini a cui questo borgo ha resistito nel corso dei secoli.