mercoledì 3 febbraio 2010

S. Panfilo, la Cappella Sistina dell'Abruzzo




Nel 2008, prima del terribile terremoto dell'Aquila ebbi la felice opportunità, tornando da un viaggio, di trascorrere qualche ora a Tornimparte che è un ridente, ma freddo paese ubicato lungo la vallata che dai contrafforti del Velino e della Duchessa.
Posto ad una distanza di circa 20 Km a Sud Ovest di L’Aquila e sito ad un'altezza media di 850 m s.l.m.,Tornimparte si presenta ovviamente in primavera con i toni e i colori del verde intenso delle sue montagne, coperte per oltre il 60 % da folti boschi di faggio e castagno e con la varietà dei suoi 21 centri sparsi fin dall’ antichità lungo una fascia di 10 km.
Cenni storici
Il nome Tornimparte deriva, molto probabilmente, da Turres in partibus che vuol dire "Fortezze dislocate in varie parti".
I primi abitanti della zona furono i Sabini, una tribù di Italici.

Durante il periodo romano erano presenti vari centri abitati nel territorio di Tornimparte, come testimoniano vari cippi funerari rinvenuti in Villagrande, Colle
nel Medioevo, sorgeranno i paesi di Tornimparte nella fisionomia attuale.

Con la caduta dell’Impero Romano le popolazioni della valle dell’Aterno furono esposte ai saccheggi dei Longobardi che, tra le altre rasero al suolo le città di Amiterno e di Aveia.

Quando, nel 773 i Franchi sconfissero i Longobardi Tornimparte passò, insieme a tutta l’Italia centrosettentrionale, a far parte del Sacro Romano Impero facendo parte della contea di Celano. Il primo conte fu Berardo detto il Francico, che fece fortificare il territorio. I resti di tali fortificazioni sono ancora presenti in vari centri abitati del comune. I feudi divennero piccoli stati indipendenti spesso in guerra con i vicini e ,quindi, ciascun feudatario sentì il bisogno do proteggere il proprio borgo con opere di fortificazione.


L'arte

Non pochi sono i monumenti artistici e tutti degni di nota, ma quello più superbpo e significativo è rappresntato dalla chiesa dedicata a S Panfilo vescovo di Valva e Sulmona.

Purtroppo per mancanza di documenti è impossibile stabilire con precisione la data di costruzione, che potrebbe, per quanto riguarda il primo nucleo architettonico, risalire intorno al 1000.

Nella chiesa sono presenti lo stile barocco e quello romanico.

La facciata è preceduta dal sagrato e da un portichetto con copertura a capanna, ha un piccolo portale principale d’ ingresso dove sono presenti elementi romanici.

Questa chiesa ha la particolarità di essere a quattro navate: una centrale e tre laterali. Ci sono inoltre due cappelle, quella del Crocifisso e l’ altra della Visitazione, e sei altari di cui cinque minori ed uno maggiore. Quest’ ultimo si trova in fondo alla navata centrale ed è dedicato alla Madonna Addolorata. Gli altari sono in pietra finemente lavorata a rabeschi della fine del XV secolo.

Gli affreschi della chiesa sono stati realizzati intorno al 1495 da Saturnino Gatti. In mezzo alla volta si può osservare la rappresentazione del Paradiso, l’ Eterno Padre è la figura centrale circondato da Angeli e Beati. Nell’ arco sovrastante l’ altare maggiore sono raffigurati i Profeti che predissero la venuta del Redentore, mentre lateralmente si vede l’ Arcangelo Gabriele nell’ atto di annunciare alla Vergine la nascita del Figlio di Dio. Attorno all’ abside, in cinque riquadri, sono riprodotti i momenti della Redenzione:

1.La cattura di Gesù e il bacio di Giuda.
2.La flagellazione.
3.La crocifissione ( al centro ).
4.La resurrezione del Salvatore.

Nel corso degli anni vi furono molti lavori di restauro, l’ ultimo dei quali in seguito al terremoto del 1985 dove la chiesa e la casa canonica rimasero seriamente danneggiate.

Nonostante ciò la chiesa di S. Panfilo è l’ unica che è stata conservata nelle sue forme architettoniche originali.


La chiesa conservata nelle sue forme architettoniche originali,, e non lo dico io,per la sua eleganza ed i notevoli affreschi può essere appellata come "la cappella sistina dell'Abruzzo.

Tornimparte è ovviamente ricco di paesaggi e folklore come si può rilevare dal ben organizzato sito della Pro loco