sabato 9 luglio 2011

Il promontario dell'Argentario: storia e natura

In un articolo di questo blog dedicato alla splendida Sperlonga mettemmo in evidenza che Sperlonga fu terra di conquista e razzia di Khayr al-Dīn Barbarossa, detto in ambiente cristiano italico Ariadeno Barbarossa, che divenne dopo il 1533 l'indiscusso ammiraglio) della flotta ottomana.
Le incursioni del Barbarossa furono temibili sulla costa tirrenica e Sperlonga non fu un fatto isolato perché  anche altri luoghi della costa tirremica furono luogo di sbarchi e saccheggi come quelli  dell’Argentario ove ad esempio Porto Ercole  nel 1542 fu  ampiamente saccheggiato dalle incursioni di Khair Ad-Din il Barbarossa.
Ma dove è  l’Argentario? Il Monte Argentario  che era probabilmente in origine un’isola, in seguito «ancorata» alla costa tirrenica dai tomboli della Feniglia e della Giannella, si protende nel Mar Tirreno proprio davanti alle due isole più meridionali del Bellissimo Arcipelago Toscano: Giglio e Giannutri. La costa del Monte Argentario, molto frastagliata, offre cale e calette, prevalentemente sassose, di notevole bellezza dal punto di vista naturalistico e nelle quali poter fare un tuffo nell’acqua cristallina. Vivamente consigliata una escursione in auto lungo la strada panoramica, che corre tutto intorno al promontorio e che ne offre una visuale veramente unica.
Centri importanti e rinomati sono Porto Santo Stefano, un vero paradiso e meta di un turismo elitario e Porto Ercole, noto anche perché su quelle coste morì anche il grande Michelangelo Merisi detto il Caravaggio,con il suo porto di Capa Galera e dominato da una fortezza spagnola le cui testimonianze sono ben presenti in altre parti dell’Argentario.