mercoledì 9 febbraio 2011

Le vestigia romane di Torino


Torino, la città sabauda per eccellenza, va ricordata anche per le sue antiche origini che risalgono ad un tempo precedente alla colonizzazione romana, a quando la pianura del Po fu punto di incontro tra le popolazioni Liguri e quelle celtiche.
Le scarse fonti storiche   riportano che la pianura piemontese nell'area ove attualmente sorge Torino era abitata dal popolo dei Taurini.che, secondo gli storici Polibio e Appiano, alleato dei Romani, cercò di sbarrare il passo ald Annibale quando discese in Italia nel 218 a C.
Dell’età romana rimangono a Torino solamente la monumentale Porta Palatina e reperti del teatro romano e delle mura, frammenti della romanità incorporati poi in altri edifici.
Presso l’antico quadrilatero romano, nei pressi del Duomo di San Giovanni, al fondo di Via XX Settembre, riaffiorano spesso cimeli di epoca romana, man mano che proseguono gli scavi in questa parte più antica della città.
 Nucleo centrale è  dunque il perimetro del castrum romano e della seguente colonia di Augusta Taurinorum. Tale perimetro è ancora riconoscibile da alcuni importanti resti della cinta conservatisi fino ad oggi : il decumano maximo corrispondente all'attuale via Garibaldi, in origine via Dora Grossa. collegava la Porta Praetoria,con la Porta Decumana situata all'incrocio tra le attuali vie Garibaldi e della Consolata.
Perpendicolare al decumano era il Cardo maximo che collegava la Porta Principalis sinixtera, conservatasi nelle sue strutture fondamentali Porte Palatine) con la Porta Principalis dextera (detta in seguito Porta Marmorea) sita sull'attuale via Santa Teresa.