Nel cuore della Ciociaria non lontano da Cassino e dalla famosa abbazia di Montecassino, si dispiega su una collina in tre frazioni di cui la maggiore è Civitavecchia, il paese di Arpino,
Si tratta di un crocevia di storia, cultura ed arte perché ha dato i natali a Caio Mario, a Marco Tullio Cicerone e al “cavaliere d’arpino”
Senza Caio Mario la storia romana avrebbe avuto un altro corso infatti egli si può definire nella storia della repubblica romana l’Homo novus.
Questo console romano modificò infatti radicalmente l’ordinamento militare della repubblica romana perché varò riforma della leva militare, che in passato raccoglieva solamente proprietari terrieri, e che da allora fu aperta anche a cittadini provenienti dalle classi dei nullatenenti. Nel lungo termine ne furono modificati così in modo irreversibile i rapporti tra esercito e Stato.
Non meno importante è l’impronta data da Cicerone l’arpinate per eccellenza,vera figura di spicco dell’oratoria romana.
Egli lasciò in giovane età il paese d’orine per andare a Roma: tuttavia, quando poteva, ritornava sovente nella città natale.
Lo stesso accadeva molti secoli dopo per Giuseppe Cesari vissuto a cavallo tra il '500 ed il '600 che ha lavorato moltissimo per le committenze papali per lungo periodo.
Anch’egli torna spesso al paese d’origine ove ha lasciato opere memorabili come ad esempio la grande tela raffigurante l’Arcangelo Michele vittorioso su Lucifero e sulla volta dell’abside la maestosa figura del Padre Eterno.
E’ conservata nella chiesa di San Michele Arcangelo situata nella piazza principale di Arpino e costruita sull’are di un tempio pagano dedicato verosimilmente ad Apollo ed alle nove muse.
Non meno importanti sono le testimonianze megalitiche che chiudono completamente con la loro cinta l’acropoli di Civitavecchia,
Sono chiamate anche mura ciclopiche per la grandezza dei massi con cui sono state costruite,In essa si apre un arco a sesto acuto, unica del genere in Europa e dominata dalla torre di Cicerone.
Questa in sintesi è Arpino che fu abitata anche i Volsci, seguiti dai sanniti e dai romani e successivamente dai Longobardi, dai Franchi, gli Ungari, Normanni e Svevi.