A Roma non lontano da Piazza del Parlamento, quindi nel cuore della città è locata la celebre chiesa di S. Lorenzo in Lucina.
Una chiesa complessa per formazione storica ed artistica.
L’area è anzitutto di primaria importanza dal punto di vista archeologico. Qui sorgeva nel periodo augusteo un “quartiere”, con un’insula ,di cui oggi- visitando la parte sotterranea della Basilica attuale, si possono vedere i resti..
Sotto la Chiesa,quindi, esiste tutta un’area archeologica che permette di ricostruire le ‘fasi’ edificatorie e le vicissitudini storiche della stessa, dalla quale comincerò per fornire l’idea di come il passato ci continui a ‘parlare’ attraverso le testimonianze che tornano alla luce.
La basilica di San Lorenzo in Lucina sorse nel IV, sulla residenza dell'omonima matrona romana, dove permise ai primi cristiani convertiti dal paganesimo di incontrarsi per pregare. La domus fu consacrata poi a luogo di culto ufficiale nell'anno 440 da papa Sisto III, per essere poi ricostruita sottopapa Pasquale III fino al completamento nel 1130. La facciata della chiesa presenta un ampio portico, decorato da sei colonne in granito, con capitelli e basi, sormontate da un architrave realizzata da un enorme colonna antica scanalata. Alla sua destra, in posizione arretrata, s'innalza un campanile romanico a cinque ordini. Nella parte centrale della facciata, sotto il timpano triangolare vi sono al centro il rosone e, ai suoi lati, due finestre rettangolari barocche.
La basilica, che originariamente si presentava nel suo interno a tre navate, oggi è a navata unica unica con quattro cappelle per lato che conducono all'altare maggiore su cui vi è la meravigliosa tela del Crocifisso di Guido Reni stupefacente per la sua drammatica veridicità e colpisce il visitatore sin dall’entrata nella chiesa.