domenica 9 gennaio 2011

L'abbazia di Valvisciolo; importante tetimonianza della storia del monachesimo

L'Italia a al pari della Francia è ricca di abbazie mirabili, Tra queste non va dimenticata l’abbazia di Valvisciolo nel Lazio, non lontano dalla città di Latina.
La sua storia è veramente complessa e per molti versi non certa. Il monastero era  già esistente all’arrivo dei Cistercensi, ma su chi ne siano stati i fondatori e sulla data di fondazione non si hanno notizie sicure: alcuni autori li identificano nei monaci Basiliani (in una data anteriore all’anno 1000), altri nei Templari (quindi dopo il 1128 anno in cui l’Ordine cavalleresco fu riconosciuto ufficialmente al Concilio di Troyes). Nel 1206 i Cistercensi chiesero al Capitolo Generale di restare nella nuova abbazia, nel 1312 vi si trasferì da Carpineto anche la comunità di Valvisciolo e proprio quest’ultimo nome sostituì nel tempo quello di Marmosolio, che scomparve.
Tra il 1600 e il 1605 furono i Foglianti (Cistercensi riformati) a occupare dopo varie vicende il monastero che fu da loro tenuto ininterrottamente (tranne un breve periodo tra il 1619 e il 1635 in cui vi risiedettero i Minimi di S. Francesco da Paola) fino alla soppressione degli Ordini religiosi attuata da Napoleone tra il 1807 e il 1846.
Nel 1864 papa Pio IX richiamò a Valvisciolo i Cistercensi di Casamari, nel 1870 il monastero fu nuovamente soppresso ma i monaci non lo abbandonarono anzi nel 1888 esso fu ricomprato dall’Ordine.
La chiesa attuale risale  al 1240.  E' costruita a tre navate con la divisione tra la navata principale e quelle laterali affidata a pilastri rettangolari che sorreggono archi acuti mentre gli ambienti sono voltati con crociere lisce e le campate sono separate da arcate a tutto sesto.
All’interno vi sono opere pregevoli, come ad esempio un affresco di Cercignani  rappresentante la deposizione della Croce..
Non vi sono pareri unanimi nel riconoscere la pianta architettonica di natura cistercense. Alcuni infattiriconoscerebbero nel complesso i caratteri tipici delle costruzioni dell’Ordine di Cîteaux e considererebbero tutti gli interventi come opera dei Cistercensi. . C’e infine chi afferma che Valvisciolo fu costruita dai Templari e che ha solo caratteri cistercensi.