sabato 15 maggio 2010

La cinta muraria di Roma


Si toccano con mano, passeggiando per Roma, secoli di storia: ruderi romani, chiese, monumenti ne sono una vivida testimonianza.
Eppure,credo,che una delle maggiori sintesi di una storia lunga e complessa sia rappresentata mirabilmente dall’insieme delle vecchie mure difensive romane.
Le più antiche sono le mura repubblicane, cioè costruite negli anni della gloriosa repubblica di Roma. Queste denominate Serviane risalgono al quarto secolo a.C. e ricordano la resistenza ad Annibale ed ai Galli
Ne rimangono i tratti in varie parti della città come sul lato sinistro del Palazzo Senatorio, Piazza del Campidoglio, a Largo Magnanapoli, a Via Salandra;
presso la stazione Termini s'identifica l'antica Porta Viminale, per l'Arco di Dolabella si individua la Porta Celimontana, mentre un ottimo tratto di mura si trova a Piazza Albania, nel quartiere Aventino.
Ma le vere mure evocative della potenza romana sono quelle imperiali e tra queste le mura aureliane avviate dall'imperatore aureliano nel 271 d.c. e completate attorno al 275 d.C. Sono state in gran parte sacrificate per la costruzione delle strade cittadine: rimangono Porta Pinciana, Porta Salaria, dove entrarono i Visigoti nel 410 e di cui rimane solo la traccia al suolo, Porta Pia, spostata dal suo luogo originario sotto Pio IV attorno al 1564; Porta Maggiore, che corrisponde all'incrocio dell'Acquedotto Claudio con la via Prenestina e via Labicana; Porta San Giovanni, che sostituì nel 1574 l'antica Porta Asinara; Porta Metronia; la Porta Latina ,Via Latina, la Porta San Sebastiano, la Porta Ardeatina, la Porta San Paolo.
Le Mura Aureliane oltre il Tevere salivano invece lungo il Gianicolo per ridiscendere fino alla Porta Portuense, all'altezza di Testaccio. Le porte di corrispondenza erano la Porta Settimiana, ma l'aspetto attuale è dovuto a Pio VI, la Porta Aurelia che si conservò fino al 1849, all'assedio della Repubblica Romana, oggi sostituita da Porta San Pancrazio, e la Porta Portuense, sulla via omonima, anche questa scomparsa.
Furono costruite successivamente le Mura Leonine e Vaticane e la parte più imponente è il tratto dal Castello al Vaticano, allo stesso tempo trasformato in passo di sicurezza per collegare i palazzi pontifici alla fortezza. La cinta muraria aggirava la Basilica di S.Pietro saliva sul Gianicolo e scendeva verso il Tevere. S
Le Mura dei Borghi Nuovi furono invece costruite nel sedicesimo secolo per proteggere i nuovi borghi oltre il muro leonino e vi si aprivano Porta Castello, che è scomparsa alla fine del secolo insieme con la cinta muraria e la Porta Angelica, di cui rimangono pochi rilievi marmorei.
Le mura che attualmente costeggiano il territorio della Città del Vaticano furono commissionate da Paolo III, con Michelangelo che progettò il primo bastione, e da Urbano VIII. Comprendono Porta Pertusa, presso la Torre di San Giovanni, Porta Fabbrica, oggi murata, Porta Cavalleggeri, che vide l'ingresso dei Lanzichenecchi nel 1527, oggi distrutta per agevolare il traffico cittadino, e Porta Santo Spirito, costruita da Antonio Sangallo il Giovane nel 1544.
Le mura insomma dànno la misura nel corso dei secolidella progressiva espansione del tessuto urbano, anche ora che a tratti sono soffocate dalla espansione edilizia della città. Proprio per questo un visitatore attento dovrebbe dedicare il proprio tempo almeno ad un percorso parziale.