Si associa sovente alla bella e dinamica città di Barcellona il concetto di modernismo catalano cioè quel movimento artistico che in Catalogna investì, tra la fine dell'800 e i primi del '900, tutti i campi espressivi, dall'architettura alla pittura, dalla scultura a tutte le arti decorative (lavorazione del vetro, dei tessuti, del ferro, del legno).
Sorto contemporaneamente all'Art Nouveau in Francia, al Liberty in Italia e allo Jugendstil in Germania, come reazione all'imperante classicismo, in Catalogna assume un carattere particolare legato non solo ad una estetica, ma ad una corrente di pensiero politica, il catalanismo, al recupero cioè della cultura e dell'identità catalana.
E’ tuttavia un luogo comune la correlazione tra Barcellona, Gaudì ed il modernismo perché non mancano nella città catalana esempi luminosi di architettura religiosa gotica. Si distingue per la sua peculiarità la chiesa di Santa Maria del Mar, considerata appunto insieme alla cattedrale il migliore esempio di architettura gotica.
Un primo edificio è già documentato nel 1009, ma l’attuale struttura risale al trecento, il periodo di massimo splendore della Catalogna quando le corporazioni dei lavoratori marittimi e le maggiori famiglie della città sotto il patronato del re Alfonso III il Benigno finanziarono la costruzione della nuova chiesa.(1329-1384)
La nuova versione della chiesa, che è veramente parte della storia marittima della città, fu opera dell’architetto Berenguer de Montagut che fuse il modello nordico della "chiesa a sala" con gli austeri stilemi del gotico catalano.
La facciata è sobria ed elegante con un portale a statue e rilievi, testimonianza del contributo delle corporazioni marittime, le finestre ogivali ed un grande rosone. All'interno si distinguono tre navate, con deambulatorio e senza crociera. Lo spazio è però suddiviso, anche in altezza, in modo tale che, pur essendovi tre navate, l'impressione è di trovarsi in uno spazio unico molto luminoso ed aperto, a una sola navata.