mercoledì 26 maggio 2010

Le vestigia feudali di Sant’Elmo a Napoli


Napoli vanta quattro castelli importanti dal punto di vista storico ed artistico:Maschio Angioino, Castel dell’Ovo, Castel Capuano e Castel Sant’Elmo.
Quest’ultimo è il meno conosciuto dai napoletani anche perché per molti anni non è stato accessibile ai visitatori.
Il castello rappresenta uno dei più significativi esempi di architettura militare cinquecentesca ed era concepito su pianta stellare con sei punte che sporgono di venti metri rispetto alla parte centrale e collocò, in luogo dei tiranti, enormi cannoniere aperte negli angoli rientranti
Cinto da un fossato era dotata di una grande cisterna per l'approvvigionamento d'acqua. Prima del fossato sorge una piccola chiesa dedicata, nel 1682 dagli spagnoli, a Nostra Signora del Pilar.
Purtroppo poco o nulla è rimasto dell’originario castello medievale: le sue vestigia sono andate infatti distrutte e testimonianza fondamentale ed unica è la tavola Strozzi del XV secolo conservata nel museo Capodimonte di Napoli.Nella tavola lungo i margini della collina del Vomero che appare coperta da una fitta vegetazione, compare in primo piano il recinto esterno del Chiostro di San Martino.
Alle spalle del chiostro si colloca il forte angioino di cui è riconoscibile sempre nella tavola il sistema delle difese del forte che fu eretto intorno al 1328 in un luogo in cui era originariamente esisteva una torre costruita dai normanni e chiamata Berfort intorno alla quale Carlo d’Angiò fece costruire poderose mure di cinta.
Il castello nel corso dei tempi fu dotato di prigioni e nel 1604 fu rinchiuso nel forte il filosofo Tommaso Campanella frate domenicano irr Accanto a Catel Sant’Elmo è situata La Certosa di San Martino che è tra i maggiori complessi monumentali di Napoli e che rappresenta in assoluto, uno dei più riusciti esempi di architettura e arte barocca insieme alla Reale Cappella del Tesoro di San Gennaro. la Certosa ospita dal 1866 il Museo di San Martino in cui sono raccolti preziosi presepi napoletani tra cui quello "Cuciniello"
Questo castello nel succedersi delle sue costruzioni e demolizioni è dunque un evidente esempio dell’importante ruolo che Napoli ha assunto nel corso dei secoli dal punto di vista artistico: in tale contesto si colloca il castello Sant’Elmo che nella sua forma originaria doveva rappresentare senza dubbio una delle opere più significative del dominio angioino nella città partenopea.