Nella seconda metà del XI secolo il monastero adottò la regola vallombrosona.
In seguito l'originario monastero divenne angusto e tra il 1185 e il 1195 si trasferì all'interno del castello di Poppi e la consacrazione della nuova chiesa di San Fedele venne fatta dal vescovo di Fiesole.Ingrandita nei secoli seguenti e internamente trasformata in stile barocco, nel 1810 l'abbazia venne soppressa e ridotta a semplice parrocchia.
Venne restaurata negli anni trenta del secolo scorso in stile romanico.
L'interno è a una sola navata, con pianta a croce latina e capriate lignee che sorreggono la copertura.
Nel presbiterio si trova l'altare maggiore realizzato nel 1296, una Croce dipinta della seconda metà del XIV secolo mentre sulla parete sinistra si trova San Benedetto in adorazione dell'Assunta di Jacopo Ligozzi e sulla parete destra Madonna col Bambino e quattro santi di Antonio da Settignano detto il Solosmeo datata e firmata 1527, alla parete di fondo dell'abside si trova San Giovanni evangelista e Santa Caterina del Passignano.
Nella chiesa vi è una cripta composta da tre navatelle su due pilastri si trovano, all'interno di un'urna in noce le spoglie del Beato Torello di Poppt, eremita morto nel 1182 e di cui il culto è molto diffuso a Poppi e nelle aree circostanti.
Egli visse come eremita per 60 anni, conducendo una vita ascetica e contemplativa nel luogo solitario chiamato Avellaneto (ora Villaneto).
E’ venerato come Patrono di Poppi e del Casentino e protettore dei fanciulli e delle partorienti.