mercoledì 17 agosto 2011

Costalta nel Comelico

La valle del Comelico che confina da un lato con l’alto Adige dall’altro con Sappada ha catteristiche peculiarii paesaggistiche, sociali e culturali.
Si parla lingua ladina,e  la sua amministrazione è  vincolata alle cosiddette “Regole di comunione familiare” del Comelico  che sono la testimonianza del forte legame tra la comunità locale e il proprio territorio che si tramanda da oltre un millennio.
Le famiglie in base alla regola trasferiscono  di padre in figlio le proprietà comuni di boschi e pascoli insieme ai diritti di appartenenza alla Regola di comunione familiare e al costante impegno per conservare e migliorare il patrimonio ambientale.
I beni silvo - pastorali, amministrati attraverso norme approvate democraticamente dall’assemblea dei regolieri e contenute in antichi codici rurali detti “Laudi – Statuti”, rappresentano da sempre la principale fonte di sostentamento della popolazione locale.

Un paese molto caratteristico è Costalta
Adagiata su un verde pendio punteggiato di tabià (fienili), Costalta ha conservato un aspetto caratteristico, di case e rustici in legno costruiti con la tecnica del blockbau e risalenti prevalentemente all'Ottocento.
La valorizzazione di questo patrimonio architettonico è incentivata mediante l’organizzazione di una manifestazione che a partire dall'estate 2000, per circa un decennio, si propone di realizzare 30 sculture in legno (tre ogni anno) da esporre presso le 30 case di legno di Costalta in una sorta di vero e proprio "museo all'aperto.
Il profondo affetto degli abitanti per le proprie tradizioni è testimoniato anche dalla cura nel mantenere il proprio patrimonio linguistico attraverso rappresentazioni teatrali e musicali in ladino.
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