Provenendo da Merano ed andando verso il passo Resia, proprio ai confini dell’Italia con l’Austria e non distante dalla Svizzera, si scorge uno stupendo campanile sommerso nel lago, incantevole soprattutto d’inverno per il grande contrasto con la superficie lacustra ghiacciata.
Perché un campanile sommerso?
La storia da raccontare non è delle più felici.
Ci troviamo infatti presso il lago di Resia (Reschensee),un lago alpino artificiale situato in val Venosta a 1.498 m nel comune di Curon Venosta (BZ).
Si tratta di un lago artificiale originato da tre laghi naturali che si trovavano al passo Resia: il lago di Resia, il lago di Curon detto anche lago di Mezzo (ted. Grauner See o Mittersee) e il lago di San Valentino alla Muta.
La creazione di una grande diga nel 1950 unificò i primi due precedenti laghi e sommerse l'antico abitato di Curon Venosta che venne ricostruito più a monte.
Molte case ed ettari di terreno coltivato a frutta furono sommersi.
L'idea di sfruttare questi tre laghi per la produzione di energia idroelettrica risale all'anno 1910 ed i lavori iniziati nel '39, furono completati soltanto nel 1949.
La creazione della diga accese vive proteste tra gli abitanti del luogo, i quali interpretarono ciò come un insulto del governo di Roma nei confronti degli altoatesini che cercarono in tutti i modi di dissuadere il Governo dal procedere nei lavori, ma fu tutto invano.
Suggestivo , come già si è accennato è il campanile sul lago ghiacciato d’inverno ed una leggenda racconta che in alcune giornate d'inverno si sentano ancora suonare le campane (che invece furono rimosse dal campanile prima della creazione del lago).
Leggende che ancora di più mettono in evidenza il dolore provato da quegli abitanti e tramandato alle successive generazioni.