Di solito, un visitatore, dopo avere ammirato gli stupendi castelli della Loira, si dirige verso la costa atlantica e si trova in Vandea un dipartimento francese della regione dei Paesi della Loira.
E’ una terra piena di storia anche tragica: fu cristianizzata da S. Ilario di Poitiers e S Martino di Tours
La Vandea ,dopo essere stata invasa dai Saraceni che furono sconfitti nella memorabile battaglia di Poitiers del 732, divenne carolingia è fu sede di numerose abbazie.
Con il feudalesimo, aumentò notevolmente il numero di abbazie e parrocchie e con i primi centri feudali si iniziarono a costruire imponenti castelli. La regione passò poi sotto il controllo dei Conti di Poitiers, che divennero anche duchi d'Aquitania. La regione ebbe un forte sviluppo economico, con notevoli progressi nel campo dell'agricoltura, con lo sviluppo delle attività costiere, della pesca, del commercio del sale, ma anche un forte sviluppo religioso con la costruzione di numerose chiese romaniche.
I cambiamenti portati dalla Rivoluzione francese non vennero accolti con favore dagli abitanti cattolici della Vandea, che nel marzo 1793 insorsero contro la neonata repubblica facendo scoppiare le guerre di Vandea, una serie di guerre civili che durarono, con alcune pause, fino alla Restaurazione del 1815.
Pesanti furono le repressioni attuate dalla Repubblica contro gli insorti che intendevano restaurare la monarchia e tutta la la regione ne uscì completamente devastata sia in termini di vite umane che di danni materiali;
Questa è soltanto un breve squarcio sulla storia della Vandea, terra paludosa sull'Atlantico.
In origine zona paludosa sotto il livello del mare durante l'alta marea, è stata sottratta all'oceano con un sapiente lavoro di canalizzazioni ,in cui l'acqua dolce piovana veniva raccolta per poi essere usata per la vita quotidiana e l'acqua salata serviva per l'allevamento del pesce, e, in particolare, convogliata fino ai "marais salants" per la raccolta del sale.
In questa zona si trova Noirmoutier un'isola collegata alla terra ferma da un ponte e da una strada coperta dall'acqua per la maggior parte del tempo. .
L'isola è piatta e lunga; a sud-est ha una costa molto paludosa e sfruttata ancor oggi per la raccolta del sale che avviene ancora in modo artigianale, a mano, da parte del proprietario del terreno, che spesso rivende il sale direttamente); a sud-ovest ci sono alte dune con ricca vegetazione. Al centro dell'isola una zona di "marais salants", con canali utilizzati anche per ostricoltura. A nord una zona dedicata agli orti e ai porti principali, a Noirmoutier en l'Ile e a l'Herbaudière.
In questa zona si trova Noirmoutier un'isola collegata alla terra ferma da un ponte e da una strada coperta dall'acqua per la maggior parte del tempo. .
L'isola è piatta e lunga; a sud-est ha una costa molto paludosa e sfruttata ancor oggi per la raccolta del sale che avviene ancora in modo artigianale, a mano, da parte del proprietario del terreno, che spesso rivende il sale direttamente); a sud-ovest ci sono alte dune con ricca vegetazione. Al centro dell'isola una zona di "marais salants", con canali utilizzati anche per ostricoltura. A nord una zona dedicata agli orti e ai porti principali, a Noirmoutier en l'Ile e a l'Herbaudière.
Noirmoutier-en-l'Ile, soprannominata «la Bella Olandese», visto che due terzi del suo territorio si trovano sotto il livello del mare, si caratterizza per il famoso castello e per le piccole case bianche con tetti di tegole allineate in ranghi serrati e, nei pressi di un piccolo porto.
Molti sono i prodotti tipici e specialità e tra questi il sale marino , le patate di Noirmoutier, le anguille in frittate.