domenica 28 novembre 2010

Jesi e i suoi monumenti civili e religiosi


Nelle Marche si trova, non distante da Ancona e Macerata, Jesi una città importantissima dal punto di vista storico,artistico e culturale.

Jesi che secondo una leggenda fu fondata da re Esio, re di Pelasgi che qui giunse direttamente dalla Grecia nel 1500 a.c ha origini molto antiche.
Si ritiene che sia stata l'ultimo avamposto degli Umbri in territorio piceno. Nel IV secolo a.C. i Galli Senoni, popolazione celtica calata dal nord e così detta dalla città di provenienza - l'odierna Sens in Francia. I Galli Sènoni scacciarono gli Umbri, si stanziarono sulla costa orientale dell'Italia, da Rimini ad Ancona e vi fondarono "Sena Gallica" (Senigallia) .
Jesi che diede i natali a Federico II di Svevia ed al compositore Giovanni Battista Pergolesi, assurge a vero faro culturale delle Marche, anche perché fu una delle prime città italiane a istituire una tipografia. Fu qui che Manuzzi modificò i caratteri di stampa, che prima erano in legno, utilizzando il piombo
Jesi i raccoglie in se monumenti artistici di grande livello artistico come ads esempio il palazzo della Signoria una delle ultime e più notevoli opere di Francesco di Giorgio Martini che lo concepì con l’armoniosa fronte a grandi superfici nude interrotte da finestre parzialmente di tipo guelfo con l’unica decorazione del grande leone rampante coronato stemma della città.
Jesi è al tempo stesso ricca di stupende chiese.
Tra queste eccelle il Duomo dedicato a San Settimio, e costruito tra il XIII e il XIV secolo ad opera di Giorgio da Como, e rifatto tra il 1732 e il 1741 da Domenico Barrigioni Della vecchia costruzione rimangono, all'interno, i due leoni-acquasantiere già facenti parte del portale della chiesa. Il campanile, che caratterizza il profilo urbano, è opera del locale Francesco Matellicani, che lo eresse nel 1782-84 ispirandosi a quello vanvitelliano del santuario di Loreto
Il convento di San Floriano è la chiesa più importante della città sotto il profilo storico e religioso. Infatti fin dal XII secolo fu dedicata al patrono della comunità jesina e qui si svolgevano le più importanti cerimonie pubbliche tra cui, il 4 maggio, la presentazione del Palio da parte dei Castelli di Jesi segno di sottomissione alla città. Negli stipiti della porta d'ingresso sono tuttora visibili alcune pietre intagliate in stile romanico della precedente chiesa medioevale. Fu allora che la planimetria venne modificata collocando l'ingresso verso la piazza, con la creazione di nuove cappelle che ben presto si arricchirono di monumenti sepolcrali ed opere d'arte, tra cui la Deposizione, la Annunciazione e la Pala di Santa Lucia di Lorenzo Lotto, realizzate tra il 1512 ed il 1532 ed ora conservate nella Pinacoteca Civica assieme ai sarcofagi e ai bassorilievi che originariamente la adornavano. L'interno è a pianta centrale ellittica sormontato da uma bellissima cupola a base ovale riccamente decorata di stucchi e affreschi con le Storie di San Francesco
Non meno interessante è la chiesa di San Marco che sorge poco fuori dalla cerchia delle mura, fa parte di un complesso monastico di clausura.
Venne eretta in stile gotico nel XIII secolo epresenta una facciata tripartita aperta da un ricco rosone in cotto sormontante un portale marmoreo. L'interno è diviso in tre navate da pilastri ottagonali che reggono volte a crociera. Vi si conservano alcuni affreschi trecenteschi, della scupla riminese riconducibile a Giovanni e Giuliano da Rimini e ad artisti di ambito fabrianese.



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