domenica 18 aprile 2010

Jesi ed i capolavori di Lorenzo Lotto




Ci troviamo nelle Marche, in una zona prossima sia ad Ancona che a Macerata. In un territorio in parte collinare ed in parte pianeggiante si incontra la città di Jesi amministrativamente nella provincia di Ancona e nella valle del fiume Esino.
E’ una citta fortificata:la cinta muraria racchiude il nucleo medievale della città, di compatta forma trapezoidale, per un perimetro di circa 1,5 km. Queste mura, erette nel XIV secolo sul tracciato delle più antiche mura romane, rappresentavano il simbolo della libertà Comunale. Vennero in seguito totalmente ricostruite nel secolo XV ad opera dei famosi architetti militari Baccio Pontelli e Francesco di Giorgio Martini.
Jesi è ricca di storia : infatti ha origini molto antiche e fu fondata dall'antico popolo degli Umbri che furono poi scacciati dalla popolazione celtica dei Galli Senoni che stabilirono il loro insediamento proprio sul fiume Esino
In seguito fu conquistata dai Romani e fu appunto trasformata nella colonia di "AESIS" che assunse il profilo urbanistico della città fortificata.
Ma Jesi è soprattutto la città che ha dato i natali alla grande figura protagonista del medioevo italiano e cioè Federico II di Svevia, dotato di grande sagacia politica ed intellettuale.
Le piazze di Federico II situata sul luogo del Foro romano, all'incrocio fra il Cardo e il Decumano massimi ela piazza dedicata a Costanza d’Altavilla, madre di Federico, posta secondo la tradizione sul posto ove fu dato alla luce Federico II ne sono delle preziose testimonianze.
Ma questi sono brevissimi lineamenti storici che meriterebbero un capitolo a parte per essere adeguatamente approfonditi.
In questa sede vogliamo ricordare Jesi come centro luminoso di cultura nel corso dei secoli:basti riferirsi non solo a Federico II, ma anche a Pergolesi, genio luminoso della musica del settecento, che ebbe i natali proprio Jesi.
Fu una delle prime città italiane a istituire una tipografia. Fu qui che Manuzzi modificò i caratteri di stampa, che prima erano in legno, utilizzando il piombo.
Per gli appassionati della che operò per molti anni nei luoghi marchigiani lontani dai grandi centri di committenza artisticastoria dell’arte si raccomanda di visitare la pinacoteca ospitata nel palazzo Pianetti ove sono raccolte alcune opere celeberrime di Lorenzo Lotto (1480-1556) grande pittore coevo di Tiziano. Egli fu scoperto nella sua grandezza molti anni dopo la sua morte; operò infatti a lungo in luoghi come quelli marchigiani lontani dai veri centri di committenza artistica e per questo ebbe nella sua epoca minore fortuna di altri pittori. A Jesi si possono ammirare opere di grande rilievo di questo grande ritrattista dotato di grande sensibilità, comela visitazione, San Francesco che riceve le stimmate e il Giudizio di Santa Lucia.

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