giovedì 18 marzo 2010

Il teatro della Concordia a Monte Castello di Vibio




Ho girato in lungo ed in largo per l’Umbria ed il fascino di questa terra, per me inesauribile, è indotto da una miscela esplosiva di cultura, arte, paesaggio, antichi usi e tradizioni.
Basta citare luoghi celebri per rendersene conto: Perugia, Todi, Trevi, Assisi tutti posti ameni e suggestivi e ricchi di storia e di arte.
Ma qui desidero concentrare l’attenzione su un piccolo e famoso paese, a poca distanza da Todi: Monte Castello di Vibio.
E’ uno dei borghi più belli di Italia e l'etimologia del nome "Monte Castello" deriva dalla tipica struttura di fortilizio medioevale costruito in cima ad una collina.L'aggiunta del "Vibio" risale ad un'epoca più recente, il 1863, anno nel quale con Regio Decreto del Re d'Italia, Vittorio Emanuele II, alcuni comuni delle province dell'Italia centro – settentrionale furono autorizzati ad assumere nuove denominazioni. La scelta del "Vibio" potrebbe derivare dal nome di un'antica e nobile famiglia di Perugia (denominata in seguito "Colonia Vibia Augusta Perusia") un cui membro divenne imperatore romano.
Di particolare rilievo è il teatro della Concordia, una struttura di appena 99 posti tra i palchi e la platea, progettato in pieno clima post rivoluzionario francese del 1789 e poi intitolato proprio a quella "concordia tra i popoli" che si andava ricostituendo in Europa agli inizi dell'ottocento, quando nove famiglie illustri del paese desidererano reallizzare in Monte Castello un luogo di divertimenti e riunioni.
La sua inaugurazione è nel 1808, in un periodo di massimo splendore culturale, quasi a volersi riscattare da parte dei montecastellesi di secoli di vicissitudini e di dominazioni subite. Il teatro, si legge in un documento dell'epoca, "venne costruito piccolo, a misura del suo paese". Venne poi affrescato nel 1892 dal giovane pittore Luigi Agretti, appena quindicenne, figlio di un perugino, Cesare, già autore delle decorazioni, del telone e dei fondali del teatro. Nel corso del 2002 il teatro è stato celebrato anche dalle Poste italiane attraverso l’emissione di un francobollo nella sezione “patrimonio artistico e culturale italiano"
Uno dei prodotti più apprezzati di Monte Castello di Vibio è sicuramente l'olio e gran parte delle colline montecastellesi, ormai da secoli, vengono coltivate con cura e passione ad oliveti che, oltre a produrre un olio di grande qualità, costituiscono una delle caratteristiche più pregevoli del paesaggio agrario.

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