Siamo a Stilo in Calabria, la patria del filosofo Campanella, nella valle del torrente Stilaro, denominata valle bizantina.
Lì si trova la cosidetta Cattolica, una delle chiese più piccole della Calabria , nota per essere rappresentativa del massimo esempio di architettura sacra bizantina in tutta la regione.
Perché Cattolica? La denominazione stava ad indicarne la categoria delle chiese privilegiate di primo grado, infatti con la nomenclatura impiegata sotto il dominio bizantino nelle province dell'Italia meridionale (soggette al rito greco), la definizione di katholikì spettava solo alle chiese munite di battistero.
Ci troviamo di fronte ad un cenobio bizantino con struttura a pianta quadrata,costruita in laterizi, mattoni pieni, intersecati da malta interstiziale. Gli elementi decorativi esterni sono in cotto. L'edificio è sormontato da cinque cupolette cilindriche divise da quattro elementi a botte con bifore. La cupola centrale presenta quattro bifore con stampelle di diversa forgia, mentre le altre quattro cupolette sono illuminate da monofore.
All'interno la Cattolica è divisa in nove quadrati uguali da quattro colonne di spolio, prelevate certamente da resti architettonici dell'antica Kaulon. Nel fusto di una di esse si legge l'iscrizione in greco referente al mistero dell'Epifania: "Dio il Signore apparve a noi". Le tre absidi orientate costituivano l'elemento centrale della liturgia bizantina. Quella centrale è detta bema, e conteneva un piccolo altare, le absidi laterali invece avevano funzione di prothesis a sinistra e diaconikon, a destra. Sulle pareti si notano affreschi a più strati, che testimonierebbero il passaggio attraverso cinque cicli di storia. Il primo strato è relativo al X secolo, epoca della costruzione del cenobio bizantino e contiene raffigurazioni di santi guerrieri in tipico stile bizantino.
Il secondo strato pittorico è di epoca normanna e raffigura San Giovanni Crisostomo in perfetto stile basiliano.
Il terzo è di epoca sveva raffigurante l'Annunciazione.
Il quarto strato pittorico è di tecnica gotica-internazionale e rappresenta San Giovanni Battista con altri santi.
L'ultimo strato pittorico rinvenuto nella chiesa Cattolica di Stilo, rappresenta il sonno eterno della Vergine, sul manto della quale si notano gigli angioini che ne suggeruscono la datazione.
Massima è dunque l’emozione che si prova a visitare questa piccola chiesa bizantina vero crogiolo di storia plurisecolare.
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