giovedì 4 novembre 2010

La Chiesa di Santa Restituta ad Ischia


Intere biblioteche conservano libri, che parlano nel corso dei secoli di Ischia e Capri, le meravigliose perle del golfo di Napoli.

Ischia,l’isola verde per antonomasia è molto più ampia ristetto a e vanta comuni importanti come Lacco Ameno, Porto d’ischia, Forio d'Ischia, Varano. Casamicciola.

Sarebbe superfluo dilungarsi su Ischia per decantare le superbe bellezza di una terra incantevole meta ininterrotta di visitatori.

Qui ci dedichiamo al Santuario di Santa Restituta, una giovane che nell'anno 284 viene flagellata crudelmente in Africa, quindi viene posta su una barca carica di stoppa.

La vecchia barca priva di remi e di vele viene rimorchiata al largo della costa e qui viene appiccato il fuoco.
Le fiamme risparmiano però il corpo della giovane.

Appare allora un angelo del Signore e le sue ali sospingono la barca fino all'Isola di Ischia fino alla Baia di San Montano, dove miracolosamente attracca. In breve sui declivi dell'isola si diffonde un nuovo profumo: sulla sabbia fioriscono i gigli.
La chiese, dedicata al culto di S.Restituta risale ad una Basilica Paleocristiana del IV-V sec., sui cui resti nel 1036 venne eretta la nuova chiesa, cosiddetta "madre" o "grande". La chiesa venne ristrutturata nel 1700 e ricostruita,come si presenta attualmente, dopo il terremoto del 1883 e venne riaperta al culto il 2 luglio 1886. La facciata é stata realizzata nel 1910.
L’interno è ricco di opere d’arte: sull'altare maggiore in marmo spicca il quadro con la Madonna del Carmine del 1560, Sant'Agostino e Santa Restituta sulla barca sospinta dagli angeli. Ai lati vi sono due quadri: quello sulla sinistra raffigura San Nicola da Tolentino, quello sulla destra San Tommaso da Villanova. Entrambi della prima metá dell'800, sono attribuiti a Filippo Balbi.

Nell'attigua cappella di Santa Restituta é collocato un altare con un pregevole paliotto di marmo intarsiato. Al di sopra, in una nicchia, é custodita la veneratissima statua lignea di Santa Restituta, opera del XVI secolo.

Il Museo merita assolutamente una visita ed è una testimonianza diretta della vita e della cultura in Ischia dai greci al primi cristiani. Il Museo, difatti è stato realizzato sui luoghi stessi degli antichi insediamenti.

Attualmente il Museo raccoglie anche numerosi reperti archeologici di varie epoche ritrovati non solo a Lacco Ameno - nei luoghi di insediamento dell'antica città di Pitecusa - ma su tutta l'isola.






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