Roma è una città che richiede anni , anzi una vita intera per essere conosciuta a fondo.
Nelle mie passeggiate abituali del week end , ho visitato il museo napoleonico che ha sede in palazzo Primoli nei pressi di piazza Navona e di fronte l palazzo di giustizia (il palazzaccio) Tevere
Nel 1927 Giuseppe Primoli,figlio del conte Pietro Primoli e della principessa Carlotta Bonaparte, donò alla città di Roma la sua collezione di opere d’arte,cimeli napoleonici,memorie familiari insieme alle sale che ancora oggi li contengono
Il criterio che ispirò il Primoli nella ricerca e nella raccolta, e che costituisce peraltro uno dei principali motivi dell'interesse e del fascino del museo, è quello di documentare, non tanto l'epopea napoleonica, quanto la storia privata della famiglia Bonaparte
Lungo il percorso vi sono mobili ,suppellettili,quadri,sculture di insigni artisti dell’epoca napoleonica. I quadri e le sculture ritraggono i numerosi esponenti della famiglia imperiale e scene di vita quotidiana.
Nelle vetrine sono conservati oggetti di uso personale collane ,diademi,orologi,porta bouquet, tutti oggetti elaborati dai più grandi artigiani della famosa oreficeria romana e francese.
Gli ambienti conservano in alcune sale soffitti del settecento con travi dipinte e fregi che contengono il“Leone rampante”dei Primoli e “l’aquila “ dei Bonaparte.
La visita di questo museo è motivo di curiosità ed arricchimento culturale che consente tra l’altro di rivisitare la storia della famiglia Bonaparte in cui primeggia ovviamente Napoleone non solo per la sua grandezza politica ma purtroppo anche per il nepotismo frequente costume anche dei nostri giorni
Il museo ospita continuamente mostre connesse all’epopea napoleonica e tra queste si segnala quella che sarà aperta dal 5 febbraio 2010 al 15 aprile prossimo dedicata a "Charlotte Bonaparte dama di molto spirito”,intelligente colta e sensibile ed al tempo stesso donna dalla vita inquieta, e travagliata.
Charlotte, figlia di Giuseppe, fratello maggiore di Napoleone, ha espresso una cultura aperta e cosmopolita alimentata da una fitta rete di scambi e relazioni con personalità della vita artistica e culturale degli anni della Restaurazione. E ciò risulta molto evidente nella visita della mostra che consente di ammirare tra l’altro un importante nucleo di album di Charlotte, contenente suoi disegni, acquerelli, incisioni, oltre ad opere del marito Napoleone Luigi e dei tanti artisti che la principessa Bonaparte incontrò nel corso dei suoi numerosi viaggi in Italia Francia, Germania, Belgio, Inghilterra e Stati Uniti.
Per chi si trova a Roma in questo periodo approfitti quindi di questo suggerimento artistico e culturale offerto dalla Roma minore e non quella delle antichità, dei grandi musei e celeberrimi monumenti!
venerdì 5 febbraio 2010
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